È stata pubblicata sul sito Arconet una nota concernente gli adempimenti necessari per garantire l'applicazione a regime della riforma contabile dall'esercizio 2016.
La Commissione ha precisato, innanzitutto, che dal prossimo anno il bilancio di previsione dovrà essere predisposto nel rispetto dei nuovi schemi; a partire dal prossimo anno, gli schemi previsti dal D.P.R. n. 194/1996 saranno definitivamente abbandonati. La logica del doppio binario dovrà essere seguita solo per il rendiconto 2015, il quale dovrà essere ancora predisposto secondo lo schema adottato nel 2014 affiancato con funzione conoscitiva da quello per missioni e programmi.
I capitoli dovranno essere raccordati almeno al quarto livello del piano dei conti integrato; tuttavia, in sede gestionale, ossia a livello degli accertamenti/incassi e impegni/pagamenti, il raccordo dovrà arrivare fino al quinto livello.
Gli enti dovranno procedere alla ricodifica e all'eventuale aggiornamento dell'inventario ed alla conseguente elaborazione dello stato patrimoniale di apertura, riferito contabilmente al 1° gennaio 2016.
Arconet ha ricordato, inoltre, che, in caso di esercizio provvisorio o gestione provvisoria nell'esercizio 2016 gli enti dovranno gestire gli stanziamenti di spesa previsti nel bilancio pluriennale autorizzatorio 2015 - 2017 per l'annualità 2016, riclassificati secondo i nuovi schemi.
Gli enti territoriali che nel 2015 si sono avvalsi della facoltà di rinviare l'elaborazione del bilancio consolidato, si legge, infine, nella nota in questione, sono tenuti a predisporre il primo bilancio consolidato riferito all'esercizio 2016. Gli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti possono rinviare all'esercizio 2017 l'obbligo di elaborare il bilancio consolidato; tale facoltà deve essere esercitata attraverso una delibera di consiglio.
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